25/03/2025

WTLK lancia “Party Gamers”, il video podcast Reality Game Show di Yas!Games

Protagonisti della serie i PanPers insieme a Francesco Posa, Davide Calgaro e Yoko Yamada

Wtlk e Yas!Games uniscono le forze per creare Party Gamers, il video podcast in cui i protagonisti non chiacchierano ma giocano a giochi da tavolo, e tutta la conversazione nasce stimolata dalle sfide che di volta in volta vedranno protagonisti i PanPers insieme ai loro ospiti Francesco Posa, Davide Calgaro e Yoko Yamada.

Otto puntate, nove giochi diversi: uno per ogni episodio più uno trasversale alla serie, su cui i protagonisti avanzeranno un po’ alla volta nel mezzo degli altri giochi da tavolo. Il tutto, disponibile a partire dal 16 ottobre con puntate ad uscita settimanale.

Il video format attinge a piene mani dal mondo televisivo con due set differenti e un approccio legato ai reality show che si allontana dalle dinamiche tradizionali legate ai podcast audio come lo storytelling, le interviste e i talk show.

Il video format attinge a piene mani dal mondo televisivo con due set differenti e un approccio legato ai reality show che si allontana dalle dinamiche tradizionali legate ai podcast audio come lo storytelling, le interviste e i talk show.

Alle scene di gioco si alternano infatti momenti di commento da parte dei singoli partecipanti, in stile confessionale, che ricordano da vicino gli schemi narrativi di programmi di successo come Master Chef, Lol - Chi ride è fuori o Quattro Ristoranti. Un tono di voce fresco e ironico per un contenitore rivolto agli amanti dell’entertainment, dei giochi da tavolo e dei party games.

“In questo video podcast – dichiara Michele Polico, CEO di Wtlk - andiamo oltre il solito concetto di talk e creiamo un’interazione tra ospiti e host basata sul e mediata dal gioco. Perché in un mondo dominato da digitale e virtuale il gioco fisico, materiale, rappresenta oggi un importante ritorno alle origini, un modo per connetterci gli uni con gli altri abbattendo le nostre barriere e scoprendo quei lati personali che altrimenti, fuori dal gioco, resterebbero nascosti e non uscirebbero. Tutto questo, chiaramente, a beneficio del format e del pubblico, e infine ovviamente del brand”.